la "Sand Art" dei monaci tibetani
I monaci tibetani realizzano i mandala di sabbia seguendo una pratica speciale chiamata dul-tson-kyil-khor, che letteralmente significa "mandala di polvere colorata". La creazione di una mandala di sabbia inizia con una cerimonia di apertura dove i monaci intonano dei mantra e suonano flauti e tamburi. Poi si mettono al lavoro e in primo luogo misurano e disegnano con attenzione i contorni del mandala su una superficie piana, con un gessetto o con la matita...
Con estrema pazienza i monaci dispongono i granelli di sabbia procedendo dal centro verso l'esterno. Una volta che lo schema di base è pronto, milioni di granelli di sabbia colorata vengono disposti accuratamente nelle diverse sezioni del disegno. I granelli di sabbia vengono versati sulla superficie con un imbuto di metallo stretto chiamato chakpur.
Secondo la tradizione, quattro monaci lavorano contemporaneamente su uno stesso mandala. Ad ogni monaco viene assegnato uno dei quattro quadranti del mandala...
Il completamento di un solo mandala può richiedere diverse settimane a seconda della quantità dei dettagli da curare, ma questi mandala di sabbia hanno una vita molto breve. Poco dopo il loro completamento, i monaci distruggono completamente i mandala che hanno creato con così tanta cura ed attenzione. La distruzione del mandala serve ad imparare il non attaccamento, a capire che nulla dura per sempre.
La scoperta di questa attività dei monaci è stata per me un grande insegnamento e mi ha aiutata ad avere un approccio ottimale al mio lavoro di Sand Artist. Spesso infatti il mio pubblico "soffre" quando vede che un mio disegno viene cancellato, e lo capisco perchè all'inizio ne soffrivo anche io! Ma in effetti la visione del mondo che ci offrono i monaci tibetani mi ha permesso di guardare la realtà per ciò che è: un fenomeno passeggero, al quale non si può dare una forma e pretendere che la tenga per sempre. L'atto di cancellazione diventa un atto creativo, non distruttivo, durante il quale si acquisisce da una parte la consapevolezza della fugacità di tutto ciò che ci circonda, dall'altra la voglia di vivere con pienezza ogni attimo ed ogni situazione, perchè sono uniche ed irripetibili.
La mia arte quindi non si limita alla realizzazione di disegni con la sabbia, ma diventa un'emozione da condividere con un pubblico ogni volta diverso, in un momento che non ha eguali e che resterà per sempre solo nostro, irripetibile.
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